lunedì 24 marzo 2014

Coltivazione di Drosera capensis in substrato composto da soli gusci di arachidi.


Numero di vasi per il test: 1.
Generi testati: Drosera capensis
Messa a dimora: 24 Marzo 2014.
Control: esperienza precedente con piante della stessa specie su altri mix.

L'esperimento ha mero carattere conoscitivo ed è mirato a testare l'impiego di un materiale di scarto facilmente disponibile in qualunque casa.

Volendo ottenere un prdotto a scarso tenore nutritivo, inizio immergendo i gusci in acqua demineralizzata per un'ora. L'acqua diventa bionda.


Dopo aver eliminato l'acqua nella quale avevo immerso i gusci, procedo a farli bollire in nuova acqua demineralizzata per idratarli a fondo, ma soprattutto per osservare l'eventuale comparsa di residui oleosi che dovrebbero separarsi dai tessuti ed essere visibili sulla superficie dell'acqua dopo la cottura. L'acqua di cottura assume un colore rosso rame, ma non rilevo alcun residuo oleoso visibile. 


Elimino l'acqua di bollitura.


A questo punto i gusci non galleggiano più, prova dell'avvenuta profonda capillarizzazione nei tessuti.


Dopo una notte di immersione in nuova acqua demineralizzata, che al mattino risulta perfettamente limpida, procedo a sminuzzare grossolanamente i gusci e metto a dimora una pianta di Drosera capensis. Ne osserverò l'evoluzione nei prossimi mesi.


In pochi mesi, il composto ha iniziato a emanare cattivo odore e nell'acqua in cui era immerso il vaso si notava l'accumulo di una sostanza galatinosa e maleodorante. La pianta è andata gradualmete in sofferenza ed infine è morta.

Considero concluso il test di coltivazione in gusci di arachidi. La coltivazione in questo substrato si è rivelata impossibile.

martedì 18 marzo 2014

Substrato per Sarracenia: 100% trucioli di legno

Numero di vasi per il test: 14.
Generi testati: Sarracenia, Dionaea, Drosera
Messa a dimora: 18 Marzo 2014.
Control: oltre 300 vasi contenenti piante degli stessi generi, mantenuti in condizioni analoghe ma con mix di coir e perlite.

Nella ricerca di soluzioni per un mix di coltura il più possibile biodegradabile, mi sono deciso a tentare di adottare come mix i trucioli di legno venduti nei negozi di animali come lettiera per roditori.
In questa pagina, documenterò nel tempo la risposta delle sarracenie attualmente messe a dimora in mix di soli trucioli di legno.

Avvio dell'esperimento
18 Marzo 2014
Realizzo il mix immergendo in acqua demineralizzata i trucioli di legno per idratarli. L'idratazione è immediata e procedo subito alla messa a dimora delle piante.
I vasi testati sono in totale quattordici. Tredici vasi contengono da una a otto divisioni di rizoma di Sarracenia di diverse dimensioni. Su due dei vasi che ospitano una sola divisione di Sarracenia metto a dimora anche due piante adulte di Drosera spatulata (una per vaso), mentre in un altro dei vasi con una sola divisione di Sarracenia sistemo una pianta adulta di Dionaea muscipula. Infine, un vaso ospita una pianta di Dionaea muscipula e nient'altro. I rizomi sono completamente coperti dai trucioli, ad eccezione dei punti di crescita. Ciò nell'intento di sfruttare il colore chiaro e le proprietà termoisolanti e riflettenti del legno, per ridurre l'impatto della forte radiazione solare estiva tipica dell'area mediterranea in cui coltivo.

Aggiornamento
21 Marzo 2014
Le prime impressioni sono positive. Nei vasi più alti (18 cm) osservo una certa disidratazione superficiale dei trucioli in corrispondenza dei rizomi.
Più precisamente, la parte di mix che sovrasta i rizomi di Sarracenia appare asciutta, in quanto la capillarizzazione verticale è ostacolata fisicamente dal rizoma stesso, laddove esso si frappone tra lo strato bagnato del mix sottostante e i trucioli che lo ricoprono. Controllo la temperatura a 2 cm e a 5 cm di profondità nelle ore più calde e assolate della giornata. I valori sono analoghi a quelli rilevati nei vasi adiacenti, contenenti un mix di coir e perlite. Dionaea muscipla dimostra segni di sofferenza, mentre Drosera spatulata prolifera.

Aggiornamento
22 Marzo 2014
Procedo al rilevamento delle temperature in mix di coltura di soli trucioli di legno, con comparazione dei dati di riferimento, raccolti contemporaneamente su vasi di controllo, contenenti mix di coir e perlite. I vasi sui quali prelevo i dati sono adiacenti a quelli di controllo e condividono pertanto con questi tutte le condizioni ambientali.


Alla luce dei dati raccolti, emerge che le divergenze in termini di temperature raggiunte dal legno e dal coir in una giornata di clima mite sono comparabili e più o meno equiparabili. Tuttavia, si nota che la differenza fra la temperatura rilevata nelle parti periferiche del vaso e quella riscontrata al centro della massa di composto è molto maggiore con la coltivazione in coir. In entrambi i mix, la temperatura rilevata nelle zone periferiche del vaso risponde più rapidamente al variare della temperatura esterna ripetto al mix che si trova al centro del vaso. All'innaffiatura e all'abbassamento delle temperature esterne, il raffreddamento dell'intera massa di mix è più rapido nel legno che nel coir. All'aumentare della temperatura esterna, invece, l'aumento della temperatura è più rapido nel coir che nel legno.
Se ne può determinare che, rispetto al mix di coir e perlite, il composto di legno tende a rispondere meno rapidamente e in misura minore agli aumenti di temperatura, ma più velocemente e in misura maggiore agli abbassamenti di temperatura.

Conclusioni
15 Marzo 2016
Dopo due anni dalla messa a dimora, le piante rinvasate in substrato di trucioli di legno al 100% sono tutte vive, ma notevolmente stentate. In particolare, la dimensione degli ascidi di Sarracenia è gradualmente calata, senza dubbio per una scarsa stabilità e un'eccessiva fluttuazione del livello di umidità del mix in risposta all'escursione termica giorno-notte, ma soprattutto al crollo dell'umidità relativa durante le ore diurne. Questa problematica, soprattutto in estate, è piuttosto accentuata nel mio torrido clima mediterraneo.
Drosera spatulata continua a crescere, ma le rosette appaiono meno rigogliose che nei vasi di controllo.
Dionaea muscipula tende a ritirarsi sotto i livello del mix, le trappole seccano completamente nei periodi più caldi.
Il composto è in perfette condizioni, non mostra il minimo segno di deterioramento e anche a livello olfattivo non c'è alcun sentore di marcescenza. Il colore dei trucioli è biondo, esattamente come al momento del rinvaso di due anni prima.
Nonostante le prestazioni di questo ssubstrato si siano rivelate ottime sotto molti punti di vista, le piante vi crescono sensibilmente stentate nelle mie condizioni a clima mediterraneo tendenzialmente torrido e relativamente secco. Questo mix risulta pertanto inutilizzabile nelle mie condizioni, ma l'esperimento permette di comprendere in che modo un substrato per Sarracenia possa essere modificato impiegando nel mix i trucioli di legno.

Considero chiuso il test sul composto di puro legno in trucioli.

designed by studio grafico italiano