coltivazione: acqua

Per coltivare Sarracenia è indispensabile una grande quantità di acqua demineralizzata. Chi coltiva solo poche piante può acquistarla al supermercato, curandosi che non sia addizionata con additivi chimici come profumi o simili.

Con diverse centinaia di piante, invece, la soluzione più comoda e (alla lunga) la più economica è l’acquisto di un impianto ad osmosi. Ne esistono molti modelli, ma io, avendo una pressione non molto alta nell’impianto di casa, ne ho scelto uno a sei stadi, munito di elettropompa.

Nella coltivazione di Sarracenia si utilizzano comunemente delle bacinelle o bancali a bordi alti contenenti acqua distillata, in cui vengono immersi i vasi di coltura. Io utilizzo dei bancali in legno che ho realizzato personalmente. In ogni caso, la "riserva d'acqua" resta sempre un elemento fondamentale e imprescindibile per Sarracenia, sia in natura che in coltivazione.

Gli aspetti più rilevanti di cui tener conto sono:
  • la qualità dell'acqua, che deve essere demineralizzata. Va benissimo anche la pioggia, ma purtroppo nel mio clima mediterraneo torrido è sufficiente solo in inverno. Per l'estate, faccio affidamento solo sul mio impianto ad osmosi inversa.
  • la continuità e la giusta modulazione delle irrigazioni in base alle stagioni (vedi pagina sull' irrigazione)
  • il mantenimento di temperature basse nella riserva d'acqua;
  • il contenimento dell'evaporazione;
  • la limitazione delle alghe;
  • l'utilizzo di materiali inerti per non inquinare l'acqua di coltura.
Ho collegato il mio impianto a un sistema automatizzato che versa l'acqua demineralizzata direttamente nei bancali, mantenendo il livello idrico che desidero.

In estate il consumo d'acqua è accentuato, mentre nel resto dell'anno posso contare sulle piogge che mantengono alto il livello dell'acqua. In questo caso, il mio sistema automatico "vede" i bancali pieni e non attiva la produzione di acqua demineralizzata. 

A detta di molti coltivatori, mantenere le sarracenie a lungo in immersione durante la stagione fredda potrebbe rivelarsi, oltre che inutile, anche dannoso, in quanto le piante in questo periodo sono in riposo e i rizomi potrebbero teoricamente marcire se lasciati immersi. Personalmente, ho sperimentato interi inverni piovosi con i vasi incessantemente immersi in acqua anche fino al bordo, senza alcun inconveniente. Si sono rivelate invece dannose, nelle mie condizioni, le irrigazioni eccessive, repentine e prolungate (per esempio nel caso di lunghi temporali estivi).
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