coltivazione: sole

È risaputo che nella coltivazione di Sarracenia uno degli aspetti su cui non è possibile scendere a compromessi sia la quantità/qualità della luce che le piante ricevono dal sole.
Si dice semplicemente che esse devono godere dell’intero fotoperiodo, senza filtraggi di sorta.

Qualsiasi coltivatore consiglia di coltivare le sarracenie esponendole “a Sud”. Questa indicazione, sebbene piuttosto riduttiva, è abbastanza corretta nella sua semplicità. Nelle mie condizioni di coltivazione, cioè in un clima mediterraneo con estati torride, ho potuto rilevare quanto sia lampante l’influenza della quantità e della qualità della luce solare sulle sarracenie.

Durante la stagione vegetativa, le parti aeree di Sarracenia amano essere battute dal sole diretto per il massimo numero di ore al giorno. Coltivando all'aperto è necessario nebulizzare frequentemente le piante, perchè in caso di bassa umidità relativa con vento e temperature oltre i 40°C si può verificare la bruciatura dei bordi degli opercoli; sebbene esteticamente questo sia problema, non comporta danni funzionali alla pianta. Il punto cruciale della questione è invece la protezione dell’acqua e dei vasi dal surriscaldamento: le radici e i rizomi, infatti, temono le temperature eccessive che la coltivazione in vaso comporta!

Per quanto concerne l’orientamento dei vasi rispetto ai punti cardinali durante la vegetazione, ho notato che nelle mie condizioni climatiche i rizomi sono facilmente danneggiati dall’esposizione senza protezioni a Sud-Ovest (il sole che batte sui vasi diagonalmente dal pomeriggio al tramonto tende a bruciare letteralmente i rizomi nei giorni più caldi dell’estate), mentre l’esposizione diretta da Est fino a Sud è ottimale (cioè dalle prime luci dell’alba fino al pomeriggio).

La soluzione non è certo privare le piante della luce pomeridiana, perché così il fotoperiodo ne risulterebbe accorciato con conseguenti problemi (eziolatura, crescita stentata, vulnerabilità alle malattie…). La soluzione è ombreggiare solo il rizoma, e non tutta la pianta, creando una protezione solo per quei vasi che risultano particolarmente esposti nel pomeriggio, e solo sul lato Sud-Ovest. Ciò può apparire troppo complicato e scoraggiante, ma esistono diversi metodi per raggiungere questo scopo:

1. Utilizzare bacinelle o bancali alti quanto i vasi in esse contenuti, o, ancor meglio, più alti di un paio di centimetri, accorgimento che eviterà il surriscaldamento del composto nel pomeriggio. Lo scolo dell’acqua in eccesso in caso di pioggia potrà essere garantito con dei fori sui lati delle bacinelle.

2. Innalzare una barriera protettiva bianca o traslucida intorno a quei vasi che ricevono sole diretto dal pomeriggio alla sera. La barriera non deve essere alta, perché solo il rizoma deve essere ombreggiato.
3. Utilizzare trucioli leggeri di legno per pacciamare i vasi, coprendo bene i rizomi. Questa soluzione è efficacissima, ma in caso di forte vento è inutile, perchè i trucioli volano via!

3. Utilizzare bancali in legno costruiti su misura, muniti di ulteriori protezioni esterne in PVC, realizzati in modo da impedire del tutto ai raggi solari di raggiungere sia i lati dei vasi che la superficie dell'acqua. Io ho optato per questa ultima opzione.

Un ultimo appunto: esistono alcune piante alle quali è gradita una leggera ombreggiatura estiva su tutti i lati, ad esempio con una rete a maglia sottile come quella usata per costruire le zanzariere.
E’ questo il caso di:
Tutte le specie e gli ibridi privi di antocianine;
Sarracenia purpurea subsp. purpurea;
Sarracenia rubra subspp.;
Sarracenia oreophila.
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